Anassagora

UNA DELLE PRIME FIGURE DI "SCIENZIATO"

Anassagora di Clazomene, visse e operò ad Atene, dove ebbe anche il merito di portare e diffondere per la prima volta la riflessione filosofica.

Primo scienziato del tempo: Credeva che il sole non fosse una divinità ma una semplice massa infuocata.

Fu accusato di empietà e fu cacciato dalla città. Morì in esilio.


Anassagora trattava gli elementi non come forze divine ma come effetti di cause naturali.
Basava la sua mentalità su un osservazione diretta oltre che sul ragionamento.
Per quanto riguarda la cosmologia, Anassagora mostra di avere una percezione della dimensione e della configurazione dell'universo migliore di quella dei suoi predecessori.

Anassagora affermava che
 
Il Sole ci appare piccolo perché dista molto da noi, ma in realtà è più grande del Peloponneso
  
Il Sole non è un elemento del nostro paesaggio, né tramonta dietro i monti, bensì ruota intorno alla Terra

                                                                                                                           
La Luna, pur essendo più piccola del Sole, ci appare più grande e più vicina al nostro pianeta.

Tutti i corpi celesti- sole, luna e astri- sono della stessa natura della Terra e che la luna, come la Terra, è attraversata da valli e pianure.


LA TEORIA DEI SEMI

I semi sono particelle piccolissime e invisibili di materia che danno origine a tutte le cose visibili.

Esse differiscono per la qualità (ci sono infatti semi di oro, di pietra, di carne, di ossa, ecc.), sono infinitamente divisibili e infinite in quantità e numero.


Anassagora afferma che: ≪tutto è in tutto≫ in ogni cosa troviamo semi di ogni altra cosa.

Se quando mangiamo pane e beviamo acqua ci crescono peli, le unghie e le ossa, bisognerà dedurre che nel pane e nell'acqua c'erano i semi delle ossa, delle unghie e dei peli.



Secondo Anassagora il concetto di "seme" può spiegare tutte le trasformazioni che avvengono in natura.

Inizialmente egli diceva che ≪tutto era uno≫ e che quindi i semi erano confusi tutti assieme, successivamente avvenne il processo di differenziazione e separazione degli elementi, per cui la realtà è diventata ciò che è oggi, molteplice e 
variegata.


Bisogna considerare anche che in tutte le cose permane una base comune e unitaria, costituita da infiniti elementi invisibili.
Nella struttura dei singoli elementi, anche dopo il processo di separazione, rimane una traccia di quella relazione originaria che li congiungeva tutti in unità.

UNA DELLE PRIME FIGURE DI "SCIENZIATO"

Per spiegare l'origine dell'universo dalla caotica mescolanza degli elementi originari, Anassagora ricorre all'azione di una forza, nettamente distinta e separata da quelli, che egli chiama intelligenza (nous, in lingua greca): essa determina il movimento che è causa della separazione e composizione dei semi secondo un ordine razionale.
 La presenza di un principio che ha la funzione di ordinare, controllare e spiegare la realtà naturale rappresenta una conquista teorica notevole. 

L'intelligenza di cui parla Anassagora ha un significato molto incerto, tanto che i critici di tutti i tempi si sono appassionati a interpretarla in differenti modi. Di certo, essa non ha la funzione di creare il mondo, né ha un'esistenza al di fuori di esso: pur essendo distinta dai semi, non è né spirito né Dio. questi concetti sono infatti al di fuori della mentalità naturalistica del V secolo a.C.
 
L'intelligenza di Anassagora è un'intelligenza illimitata, dotata di forza propria.
La sua funzione consiste nel dare forma al caos indistinto originario.

Secondo Anassagora, l'intelligenza ha causato un movimento vorticoso nel caos primordiale in cui i semi erano congiunti in maniera confusa.
                  
questo vortice ha prodotto la separazione degli elementi opposti (caldo, freddo; luce, oscurità) e ha fatto staccare dalla Terra masse incandescenti che hanno formato gli astri nel cielo, mentre nel frattempo si originavano gli uomini e gli animali grazie ai semi provenienti dall'aria.



UNA DELLE PRIME FIGURE DI "SCIENZIATO"

Anassagora sottolineava la stretta connessione fra l'esperienza sensibile e l'intelligenza, tra il lavoro umano che trasforma le cose e crea gli strumenti e la conoscenza razionale.


Inoltre egli riflette su quanto siano importanti e significative le mani negli uomini, dicendo che se non avessimo le mani per lavorare e agire sulla natura, non avremmo raggiunto livelli di civiltà cosi alti.
Egli dice ≪l'uomo è il più intelligente degli animali proprio perché ha le mani≫



Anassagora è molto esplicito quando, mettendo in luce la relazione tra esperienza, memoria, intelligenza e tecnica, delinea quello che possiamo considerare il primo modello del sapere scientifico

Il sapere scientifico è sintetizzabile in questi punti:
1. il processo conoscitivo inizia dall'esperienza concreta, grazie al CERVELLO, il quale che ci permette di elaborare le sensazioni percepite dall'udito, dalla vista, dall'odorato e dal tatto;
2. interviene poi la MEMORIA, che rende stabili nel tempo queste sensazioni;
3. l'INTELLIGENZA, quindi, interpreta i dati e formula le ipotesi, elaborando un sistema di pensiero stabile e necessari: la scienza;
4. infine, grazie al SAPERE PRATICO E OPERATIVO le cose diventano oggetti della nostra manipolazione e trasformazione: il martello piega i metalli, la ruota rende più veloce il movimento, le carte geografiche rendono più affidabile la navigazione.
 

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